domenica 4 novembre 2007

Ci risiamo?


Leggiamo su il villaggio della relazione a 3 tra il consigliere Francesco Spada, il sindaco Oscar Marzo Vetrugno e il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino.
Ricapitoliamo:
· Forza Italia affigge in paese manifesti accusando i governi provinciali e regionali di fare “DISASTRI”
· Il consigliere Spada informa la Provincia e la Regione di questo manifesta con una lettera, la lettera di Spada è nelle vesti di “cittadino”: …..“La ragione che mi spinge a prendere carta e penna e a scrivere questa lettera va al di là delle motivazioni politiche e trova la sua giustificazione nel comportamento poco corretto di chi amministra il mio Paese.”…..
· Il senatore Giovanni Pellegrino scrive al sindaco: …..“Un chiarimento pubblico sul punto da parte Sua sarebbe, quindi, opportuno per evitare che all'interno della governo e della maggioranza consiliare della Provincia, in cui Rifondazione comunista è autorevolmente presente, non mi venga ritorsivamente richiesto un mutamento di linea, che continua a non essere nelle mie intenzioni.”…..
· Il sindaco Oscar Marzo Vetrugno risponde al Presidente Pellegrino: …..“Sono qui a dare la mia piena disponibilità per quanto di mia competenza ad ogni iniziativa che possa sostenere questo processo positivo avviato tra Provincia e Comuni per l'obiettivo condiviso di un territorio più qualificato.”….. - …..”Mi auguro che queste situazioni non si ripropongano più in futuro e che questo tempo sia utilizzabile per sviluppare altre e più importanti relazioni tra le nostre Istituzioni, anche con il coinvolgimento produttivo di chi continua a remare contro, a vantaggio delle comunità e delle risorse che operano sul territorio.”….
Questa la storia già nota e pubblicata sul villaggio. Oggi il sindaco Oscar Marzo Vetrugno si associa ai politici di Forza Italia, firmando un comunicato in merito alla questione rifiuti. Del comunicato vi riportiamo parte integrale riportato dal portale http://www.puglianews.net/

(Cosimo Gallo, Giorgio Rosario Costa, Vincenzo Barba, Luigi Lazzari, Simona Licastro Scardino, Mario Vadrucci, Antonio Gabellone, Ernesto Toma, Francesco Bruni, Giuseppe Coppola, Salvatore Negro, Giovanni Siciliano, Paolo Perrone, Antonio Fitto, Silvano Macculi, Daniele Perulli, Sonia Mariano, Luigi Rosario Bruno, Antonio Ferraro, Luigi Carrozzo, Fernando Minonne, Donato Fanciullo, Antonio Giorgio Primiceri, Antonio Del Vino, Ettore Caroppo, Oscar Marzo Vetrugno, Silvio Astore, Angelo Galante, Sergio Santese, Gabriele Petracca, Donato Martella, Daniele Ria)
La gravissima situazione di emergenza rifiuti che il Salento vive da prima dell’estate è innegabilmente stata causata dai ritardi con cui il Commissario Vendola solo in questi giorni sta firmando i contratti per la realizzazione degli impianti, a oltre diciotto mesi dall’ultima sentenza del Consiglio di Stato che dava ragione alla Regione e da atteggiamenti certo non costruttivi del Presidente della Provincia di Lecce, Pellegrino. Tra ritardi, atteggiamenti e scelte sbagliate, i rifiuti ancora oggi vanno nelle discariche facendo anche strani e inutili passaggi (vedi la Sud Gas di Poggiardo) che stanno pesando fortemente sulle tasche dei cittadini con tasse anche quadrulplicate e stanno oggettivamente aumentando gli introiti di alcuni privati. Non è un mistero per nessuno che in questi anni il Presidente Pellegrino si è più volte e pubblicamente espresso contro la realizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti previsti dal Piano Fitto. Lo ha fatto pubblicamente nelle aule della giustizia amministrativa proponendo, con il suo Studio Legale e per conto di Monteco, ricorsi contro i bandi di gara che affidavano la realizzazione degli impianti; lo ha fatto purtroppo anche ai Tavoli istituzionali: tutti ricorderanno l’incontro presso la Prefettura di Lecce del 1° luglio 2006 tra il Commissario Delegato per l’Emergenza ambientale in Puglia – Presidente della Regione Puglia, il Presidente della Provincia di Lecce, i Presidenti delle A.T.O. per la gestione dei rifiuti urbani nei bacini Le/1, Le/2, Le/3, i Sindaci dei comuni di Nardò, Cavallino, Ugento, Campi Salentina, Poggiardo, Melpignano, Corigliano d’Otranto, rappresentanti di ARPA Lecce ed ARPA Bari, ASL Le/1 ed ASL Le/2, e tutti ricorderanno che in quella occasione il Presidente Pellegrino, sentito che il Commissario Vendola in ossequio ad una sentenza del Consiglio di Stato aveva affidato a Cogeam la realizzazione degli impianti, abbandonò polemicamente quel Tavolo della Prefettura, definendo “demenziale” la scelta di Vendola, come risulta dai verbali di quella riunione.
Orbene, è innegabile che l’attività della Provincia di Lecce in questi anni non sia stata volta ad applicare il Piano Fitto e a velocizzare l’iter di cantierizzazione degli impianti conclusosi già nel 2003, ma piuttosto a combattere quel piano. Solo da quando l’estate scorsa nel Salento è esplosa una emergenza senza precedenti, il Presidente Pellegrino ha cominciato a chiedere al Commissario Vendola di mettere in pratica il Piano Fitto ma anche in questo caso con alcune modifiche, le stesse che oggi chiede a Vendola di approvare perentoriamente minacciando per l’ennesima volta di dimettersi.
Siamo pronti ad essere querelati tutti quanti se il Presidente Pellegrino riuscirà a dimostrare il contrario di quanto stiamo affermando. Purtroppo per i cittadini del Salento però, quel che affermiamo ormai da due anni oltre ad essere documentato da atti e verbali, è dimostrato anche dagli stratosferici aumenti dei costi di smaltimento dei rifiuti che hanno imposto ai Comuni di aumentare le tasse a carico dei cittadini. E non può essere negato che l’aumento di queste tasse è causato da scelte inutili (come il passaggio di biostabilizzazione dalla Sud Gas di Poggiardo) e incoscienti, come la chiusura di alcune discariche senza che fossero pronti gli impianti alternativi in cui smaltire i rifiuti.
La nostra battaglia di verità nell’unico interesse della comunità salentina, continuerà. E se continuare a dire la verità significa rischiare querele, siamo pronti.

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